Cambiare nome alla barca

Quasi tutti gli appassionati di barche prima o poi si sono posti la scomoda domanda: è possibile cambiare il nome alla barca? La risposta, seppur semplice, richiede delle riflessioni. In questo articolo cercheremo di affrontare passo passo tutti gli aspetti che influenzano questo affascinante dilemma.

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Perché vuoi cambiare il nome alla tua barca?

I motivi che ti spingono a voler cambiare nome alla tua barca possono essere molteplici. Forse hai appena acquistato un’imbarcazione da diporto usata e il nome che il vecchio proprietario ha scelto per lei non ti piace o non ti rappresenta, forse è dedicato a una persona che nemmeno conosci e vorresti piuttosto dedicarla a tua volta a una persona speciale per te, pensiamo a una figlia, moglie, amata e chi più ne ha più ne metta.

Forse hai acquistato una barca che un nome non ce l’ha, oppure ancora hai in mente il nome perfetto ma la sequenza di lettere per te insensate che appaiono in bella vista sulla sua poppa ostacolano i tuoi propositi. Vorresti proprio cambiarlo, ci hai pensato e ripensato, ma come fare?

Cambiare il nome alla barca è sicuramente possibile da un punto di vista legale e tra breve vedremo come, ma sei sicuro di voler sfidare l’ira funesta del Re dei Mari? 

Cambiare nome alla barca tra miti, leggende e sfortuna.

Dai miti e dalle leggende possiamo apprendere una cosa fondamentale, una consapevolezza che ogni marinaio dovrebbe fare propria e non dimenticare mai: navigare è pericoloso e bisogna approcciare il mare con umiltà essendo consapevoli del fatto che siamo ospiti sulla sua superficie.

La storia marinara, tramandata oralmente da secoli, ha portato fino a noi i miti greci. Poseidone, il Re dei Mari, può essere un alleato prezioso o un ostacolo insormontabile per tornare sani e salvi a riva.

Per questo da sempre i marinai si sentono in dovere di chiedere prima di tutto a lui il permesso per navigare nel suo regno e poi di ingraziarsi i suoi favori anche tramite l’esaltazione dello strumento attraverso il quale approcciano ad esso.

La barca: non solo un ammasso di legno modellato da una mano esperta ma una creatura a tutti gli effetti, degna di prendere posto al loro fianco nelle quotidiane odissee marine.

Le leggende che sono arrivate fino a noi nascono in Grecia, dove i marinai erano soliti tramandare alle nuove generazioni la credenza che ogni barca che solcasse il mare, venisse iscritta nel momento del suo battesimo in un Registro delle Imbarcazioni tenuto direttamente da Poseidone e che pertanto appartenesse per diritto a lui. Cambiarne il nome voleva dire attirare la sua collera, intervenendo in una faccenda di sua esclusiva competenza.

Come sempre accade però le ragioni poetiche ne nascondono spesso altre, ben più pragmatiche. Secoli dopo infatti un motivo ben più solido intervenne nell’alimentare la superstizione sul cambio del nome della barca. La pirateria diede una spinta notevole al cambio del nome della nave per sfuggire alla giustizia, certo meno romantica di quella attuale ma assolutamente comprensibile.

La marina inglese allora, insieme alle prime compagnie di assicurazioni, cominciò a diffondere notizie di affondamenti e maledizioni orribili capitate agli equipaggi che avessero scelto di cambiare il nome alla barca per coprire le proprie tracce.

Non sappiamo quanto queste voci facessero presa sulla coscienza dei pirati di allora, ma di sicuro possiamo affermare che ci hanno lasciato un bagaglio culturale importante che si è diffuso in tutto il mondo e risiede ancora nel subconscio di ogni possessore di barche odierno.

Che nome scegliere per la tua imbarcazione?

La tecnica e l’innovazione nella nautica hanno lasciato sempre meno al caso – o al buonumore di Poseidone – il rientro a riva, ma il ruolo centrale della barca e la sua esaltazione è rimasta inalterata nei secoli e forse si è addirittura intensificata.

Per ogni armatore, piccolo o grande che sia, la barca rappresenta quasi un membro della famiglia e occupa un posto di rilievo nel suo universo affettivo. Probabilmente anche nel tuo. Una creatura tanto importante ha per molti un’anima, una voce, un cuore impalpabile oltre alla dura superficie lucida e per questo non può essere sprovvista di nome.

Ma il nome della barca non è solo una questione di affetto, infatti svolge anche un ruolo concreto molto importante da non sottovalutare e rappresenta a tutti gli effetti una buona pratica di sicurezza. Se la tua imbarcazione avrà un nome sarà più semplice richiedere l’ormeggio in un porto sconosciuto, inoltre in caso di avaria e pericolo in mare sarà più facile per i soccorsi individuare la sua posizione e intervenire tempestivamente.

D’accordo, ma come puoi orientarti nella scelta del nome se non hai le idee chiare o non hai molta fantasia? Qualche piccola accortezza, al di là delle preferenze personali, può aiutare e indirizzare la scelta. Opta per un nome:

  • non troppo lungo affinché sia ben visibile sulla barca, 
  • semplice da pronunciare nel caso debba essere comunicato via radio,
  • di genere femminile se vuoi assecondare il cosiddetto Galateo Nautico (insieme di buone pratiche non scritte), secondo il quale le imbarcazioni da diporto e mercantili dovrebbero avere nomi femminili mentre alle imbarcazioni della Marina Militare dovrebbero essere riservati i nomi maschili.

Fatte queste considerazioni, il nome della tua barca dovrebbe avere significato per te in base a ciò che essa rappresenta, non solo per la personalizzazione in sé ma anche perché sarà più semplice in questo modo evitare di copiare altri armatori o possessori di barche.

Se proprio non trovi ispirazione puoi sempre scegliere un nome classico, moltissimi sono i nomi che si rifanno a costellazioni (per es. “Stella Polare”) o a concetti simbolici universali (per es. “Gioia” o “Serenità”).

Se sei superstizioso ma non vuoi rinunciare a cambiare il nome alla tua barca puoi aggiungere al vecchio nome una nuova parola creando una locuzione originale e fantasiosa. Se deciderai di procedere in questo modo ‒ forse ‒ Poseidone ne sarà felice.

Per quanto riguarda la forma del nome molti, soprattutto in presenza di nomi classici, si affidano a un tipo di carattere romantico spesso ricorrendo al corsivo, naturalmente puoi scegliere il carattere che più ti piace a patto che soddisfi i criteri di leggibilità di cui abbiamo parlato.

Cos’è il nome della barca per la Normativa Nautica?

Non sempre è obbligatorio registrare il nome della barca.

Se possiedi un natante, ovvero un’imbarcazione di lunghezza inferiore ai 10 metri che non necessita dell’immatricolazione, apporre su di esso un nome sarà solamente una tua scelta arbitraria.

Se invece possiedi un’imbarcazione da diporto, ovvero di lunghezza superiore ai 10 metri la quale necessita dell’immatricolazione, dovrai per forza scegliere e registrare anche il nome, in quanto esso rappresenta un adempimento essenziale a livello internazionale e serve ad identificare l’imbarcazione ovunque essa si trovi. In questo caso il nome prescelto dovrà comparire nei seguenti documenti:

  • RID
  • Licenza di Navigazione
  • Certificato di Navigabilità
  • Certificato di Sicurezza
  • Licenza RTF (licenza di esercizio radioelettrico)
  • Assicurazione RC

Tieni conto però, al di là degli obblighi di legge, che assegnare un nome alla propria imbarcazione è prassi comune anche per chi possiede una barca senza documenti.

Dove va apposto il nome: fiancata, prua o poppa?

Una volta scelto il nome puoi passare all’azione fisica dell’applicare lo stesso sulla barca. Ma dove va messo? Normalmente il nome viene posizionato sullo specchio della poppa, però può trovarsi anche sulla fiancata (o entrambe le fiancate) a prua. 

Nota bene: se possiedi un’imbarcazione da diporto immatricolata ricorda che lo spazio sulle fiancate dovrà essere utilizzato per i suoi numeri identificativi.

Per quanto riguarda invece la tecnica da impiegare, sulle imbarcazioni a motore più recenti ti consigliamo di utilizzare degli adesivi in vinile, mentre su imbarcazioni più datate va bene la classica pittura. Ricorda inoltre che sarebbe opportuno apporre il nome anche sugli accessori di bordo come per esempio giubbotti di salvataggio e salvagenti.

Qual è la procedura per cambiare il nome alla barca?

Se dopo tutto quello che abbiamo detto sei ancora convinto di cambiare il nome della tua barca, sappi che fare la modifica a livello legale non è per niente difficile, sarà però necessario aver individuato un nome che rispetti le regole del decoro e che non sia già stato scelto da altri nella zona presso cui farai domanda.

Se possiedi un’imbarcazione immatricolata di lunghezza superiore ai 10 metri dovrai fare richiesta alla Capitaneria di Porto della tua provincia allegando i dati della barca, la Licenza di Navigazione e effettuando un versamento di 15 € alla tesoreria di riferimento.

Se invece possiedi un natante inferiore ai 10 metri non sarà necessaria alcuna azione che coinvolga le autorità preposte, potrai semplicemente rimuovere il vecchio nome per sostituirlo con quello nuovo.

Se pensi di acquistare una barca usata, oltre a consultare la rosa di possibilità disponibile nel nostro Showroom, ti consigliamo di modificare il nome subito dopo il passaggio di proprietà in modo da rendere subito definitiva la variazione anche sulla Licenza di Navigazione.