La patente nautica con tutto ciò che la riguarda è un argomento ostico per molte persone perché le regole sono tante e i molteplici casi da considerare segnano limiti di difficile comprensione tra i reali obblighi.
In Italia inoltre il 10 Agosto 2021, dopo anni di attesa è stato varato dal Ministero delle Infrastrutture un nuovo decreto che vuole rispondere alle richieste delle associazioni di categoria in merito all’aggiornamento delle modalità e degli argomenti trattati dall’esame per conseguire la patente nautica. Questo svecchiamento si è reso necessario a causa della forte decrescita dei rilasci di patenti nautiche nell’ultimo ventennio.
In un paese ricco di coste e forte di una fiorente industria nautica come è il nostro, la ragione principale che è emersa è stata la difficoltà dei candidati di superare le prove d’esame, giudicate ormai obsolete e non in linea con le conoscenze davvero necessarie per i conduttori di barche moderni.
In questo articolo cercheremo di fornirti le informazioni di cui hai bisogno per approfondire queste tematiche e capire cosa aspettarti nel caso dovessi sostenere l’esame per la patente nautica.
Prendere la patente nautica consente non solo di dedicarsi alla navigazione in tranquillità e sicurezza ma anche eventualmente di sfruttare questo titolo per lavorare nel mondo delle imbarcazioni e del turismo acquatico o più semplicemente per portare da privati certi tipi di imbarcazione. Ma non sempre è obbligatoria, anzi sono molte le possibilità di condurre una barca senza bisogno della licenza e sono molte le barche senza patente che offre il mercato.
Patente nautica: quando è obbligatorio averla.
Certamente però vi sono casi in cui non è possibile evitarla.
Per imbarcazioni lunghe meno di 24 metri (imbarcazioni e natanti da diporto) la patente nautica è sempre obbligatoria per navigare oltre le 6 miglia dalla costa e, anche sotto alle 6 miglia, per condurre le seguenti motorizzazioni:
- motore con potenza superiore a 30 Kw , 40,8 CV
- cilindrata superiore a 750 cc per motore a due tempi a carburatore
- cilindrata superiore a 900 cc per motore a due tempi ad iniezione
- cilindrata superiore a 1.000 cc per 4 tempi fuoribordo o a iniezione diretta,
- cilindrata superiore a 1.300 cc per motore 4 tempi entrobordo,
- cilindrata superiore a 2.000 cc per motore a ciclo diesel.
Inoltre è necessario possedere la licenza anche per:
- navi da diporto, ovvero imbarcazioni più lunghe di 24 metri,
- imbarcazioni adibite allo sci nautico,
- moto d’acqua
Quale categoria di patente prendere?
A seconda del tipo di imbarcazione che si vuole portare esistono diverse categorie di patente nautica. Se ci soffermiamo sul mondo dei natanti e delle imbarcazioni da diporto la categoria di riferimento è la A. Vedremo nel dettaglio come si svolge l’esame relativo.
Con questa patente è possibile governare tutte le barche di lunghezza inferiore ai 24 metri. A seconda poi del tipo di navigazione che si vuole intraprendere la categoria A si divide ulteriormente in patente nautica entro le 12 miglia dalla costa e patente oltre le 12 miglia, ovvero senza limiti.
Se ti trovi nella condizione di dover scegliere quale delle due prendere devi considerare che 12 miglia corrispondono circa a 22 km e in un paese come l’Italia, che ha più di 8000 km di coste e tantissimi arcipelaghi di isole, con questo tipo di patente è possibile fare viaggi e traversate importanti anche senza sforare questo limite. Per farti un’idea di che tipo di imbarcazioni si tratta, visita il nostro Showroom.
Per condurre invece navi da diporto, superiori quindi ai 24 metri di lunghezza, la licenza da conseguire è quella di categoria B, la quale necessita di aver già ottenuto la A senza limiti per almeno tre anni. Per casi peculiari, come conducenti affetti da particolari patologie e/o trasporto di attrezzatura specifica, esistono le categorie C e D.
La patente nautica una volta conseguita ha validità 10 anni, che diventano 5 per chi supera i 60 anni di età.
Tempi e modi per lo svolgimento dell’esame della patente nautica.
L’esame della patente nautica si compone di una prova scritta e una prova pratica le quali si svolgono pubblicamente. Una novità introdotta dal decreto, entrato in vigore l’1 Giugno scorso, determina che le prove abbiano luogo in due giornate diverse per agevolare l’organizzazione degli uffici preposti. I candidati per contro devono raggiungere il luogo dell’esame due volte con costi di spostamento e interruzioni sul lavoro raddoppiati.
Sia nel caso di patente nautica entro le 12 miglia sia nel caso di quella senza limiti, la prova scritta prevede un quiz base a risposta multipla (1 risposta esatta su 3, 30 minuti di tempo) composto da 20 quesiti, ritenuto superato con un massimo di 4 errori. La differenza sta invece nella prova di carteggio. Nel caso di patente nautica entro le 12 miglia è prevista una prova su elementi di carteggio nautico contenente 5 quesiti a risposta singola della durata di 20 minuti in cui è possibile fare al massimo 1 errore. Nel caso di patente senza limiti è prevista la classica prova di carteggio fatta con l’ausilio delle carte nautiche contenente 4 quesiti (o problemi), anche qui si può sbagliare al massimo una volta e si hanno a disposizione 60 minuti. Viene eseguita prima la prova di carteggio e poi il quiz base.
Se vuoi prendere la patente anche per condurre barche a vela sono previsti altri 5 quesiti a risposta singola, il cosiddetto “Quiz Vela” (per il quale si hanno a disposizione 15 minuti), ma se esso non viene superato è comunque possibile procedere con l’esame per condurre le barche a motore.
Stesso programma su tutto il territorio nazionale. Quali sono gli argomenti?
L’esame della patente nautica è stato enormemente ritoccato dal nuovo decreto, in merito agli argomenti ma non solo. Ora infatti in tutto il territorio nazionale si hanno le stesse procedure d’esame e lo stesso programma. Fino a qualche tempo fa candidarsi in una provincia piuttosto che in un’altra poteva fare un’enorme differenza, ora invece le disparità procedurali e contenutistiche sono state abolite promuovendo un nuovo esame per la patente nautica uguale per tutti.
La svolta epocale sta nel quiz per la patente nautica: la prova scritta.
Gli argomenti oggetto del programma d’esame sono stati aggiornati e semplificati, andando incontro alla semplificazione della navigazione portata dall’innovazione tecnologica a bordo. In generale i macro argomenti sono i seguenti:
- Teoria dello scafo
- Motore
- Sicurezza
- Manovre e condotta
- Colreg e segnalamento marittimo
- Meteorologia
- Navigazione cartografica ed elettronica
- Normativa diportistica e ambientale
Lo svecchiamento si capisce da molte cose, per esempio, anche se presente, si dà meno rilevanza alla nomenclatura delle varie parti dello scafo o delle singole parti delle ancore tradizionali. Le domande sono meno teoriche e più pratiche, privilegiando quesiti sull’uso pratico della barca a scapito di quelli sulle nozioni di fisica navale, spostamento del carico, baricentro, metacentro e così via.
I quesiti sul funzionamento del motore sono più generali e limitati ai casi realistici di avaria affrontabile da chi conduce una barca. Le domande di meteorologia non riguardano più nozioni di fisica dell’atmosfera ma riguardano nozioni effettivamente utilizzabili a bordo.
Inoltre sono state introdotte nuove domande corredate di immagini su operazioni di ormeggio/disormeggio e su come affrontare il mare in tempesta. Nuovo spazio è stato dedicato alle manovre, enfatizzando le operazioni di entrata/uscita dai porti o gli spostamenti in baie affollate o aree marine protette. E ancora è stata prevista una nuova sezione che testa la conoscenza delle dotazioni e delle procedure di sicurezza anche in caso di abbandono della nave, così come la conoscenza degli strumenti tecnici di bordo.
L’enfasi sulla sicurezza è confermata dalla richiesta di conoscere molto bene i segnali di salvataggio e il loro significato come da “Regolamento internazionale per evitare gli abbordi in mare”, nonché dalla particolare attenzione riservata alla conoscenza delle dotazioni nautiche obbligatorie a bordo e al loro corretto utilizzo nelle varie situazioni che possono venire a crearsi durante la navigazione.
Ricorda però che nel caso volessi conseguire una licenza per la categoria B, il programma d’esame cambia e include anche elementi di fisica e astronomia. Per documentarti leggi il testo integrale del decreto.
La prova pratica: l’ultimo scoglio prima di conseguire la patente nautica.
Superata la prova teorica si passa alla prova in mare, durante la quale il candidato deve dimostrare di saper condurre la barca a diverse andature per almeno ¼ di miglio, di saperla manovrare con prontezza anche in caso di recupero dell’uomo in mare, ormeggio e disormeggio. Inoltre deve provare di saper utilizzare gli strumenti di bordo e le dotazioni di sicurezza, di saper fronteggiare il cattivo tempo e di adottare le misure preventive per la sicurezza dell’uomo a bordo.
Presentarsi all’esame per la patente nautica da privatista o tramite una scuola?
Forse anche tu starai vivendo questo dilemma: presentarmi da privatista o iscrivermi a una scuola nautica? Certamente il vantaggio di essere privatista è quello di risparmiare per le lezioni teoriche e pratiche che la scuola offre e bisogna dire che i costi da sostenere in questo caso sono piuttosto salati, d’altro canto affidarsi a una scuola significa non solo ricevere una preparazione adeguata e mirata per superare l’esame, ma anche arrivare alle prove introdotti da insegnanti certificati.
La scelta è difficile lo sappiamo perché presenta vantaggi e svantaggi in entrambi i casi, tieni presente però che a seguito del decreto è ora obbligatorio presentarsi all’esame avendo seguito almeno 5 ore di manovre, tra cui ormeggio disormeggio e recupero dell’uomo in mare, presso una scuola nautica.
Quanto costa la patente nautica?
Riguardo i costi che devi affrontare per conseguire la patente nautica dipende appunto dalla modalità che sceglierai e dal tipo di patente. Se sarai un privatista il costo si aggirerà intorno ai 100€ e comprenderà certificato medico, tassa per l’ammissione all’esame e il tributo alla tesoreria provinciale. A questo dovrai aggiungere il costo per le 5 ore certificate obbligatorie.
Se invece ti affiderai a una scuola nautica il costo sarà molto più elevato e dipenderà dal numero di lezioni pratiche che farai oltre che dal tipo di scuola che sceglierai. Approssimando possiamo dire che per la patente nautica entro le 12 miglia dalla costa potrai spendere dai 300€ agli 800€, mentre per quella senza limiti il costo sarà compreso mediamente tra 800€ e 1300€.
Cosa succede se vieni bocciato?
Anche qui il decreto dello scorso anno ha semplificato le cose. In caso di fallimento di una delle prove scritte infatti, potrai ripetere solo quella. Nel caso dovessi fallire due volte di seguito la prova pratica essa potrà essere ripetuta a distanza di 30 giorni dall’ultimo tentativo senza dover rifare anche gli scritti.
Speriamo che questo articolo abbia chiarito i tuoi dubbi, se pensi che possa essere utile a qualcuno non dimenticarti di condividerlo!